L’Otto marzo per ricordare la prima donna drammaturgo dell’Italia unita
È stato preparato un video documentario su Amelia Pincherle, madre dei fratelli Rosselli. Il video comprende la lettura di testi tratti da articoli di Amelia pubblicati sulla rivista “Il Marzocco” negli anni compresi tra il 1904 e il 1913. Trattano dell’importanza del lavoro per le donne e dell’idea che le donne devono ottenere pari diritti per pari doveri, quindi in piena sintonia con i valori, ancora oggi, della Giornata internazionale della donna. È stato osservato che quello della “parità di salario per parità di lavoro” è stato “fino alla vecchiaia uno dei temi cardine dell’attività politico-culturale di Amelia“. Il video comprende l’intervento di Valdo Spini, presidente della Fondazione Circolo Rosselli.
Con la formula della lettura a quattro voci femminili, ideato e montato da Gaetano Pacchi, il video è realizzato dalla Compagnia Teatrale “Attori & Convenuti”, in collaborazione con l’Associazione Culturale “Arte e Arti” e la Fondazione Circolo Rosselli.
Il video sarà presentato dalla Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro l’8 marzo e potrà essere visto sul sito della Fondazione Circolo Rosselli, www.rosselli.org. Poi anche su: Fondazione Studi, sul profilo Facebook “Attori Convenuti”, sulla pagina Facebook “Attori & Convenuti – Compagnia Teatrale” e sulla pagina YouTube di “Arte e Arti”.
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Un luogo dedicato a Amelia
Anche il Quartiere 1 – Centro Storico di Firenze, per una strada o uno spazio pubblico intitolato a Amelia Pincherle Rosselli. In allegato l’ordine del giorno approvato dal Consiglio
È stata accettata dalla commissione Toponomastica del consiglio comunale la proposta della Fondazione Circolo Rosselli, fatta propria dalla consigliera Barbara Felleca di dedicare un luogo di Firenze alla madre dei fratelli Rosselli. Entro marzo sarà scelto quale e la data di inaugurazione.
Amelia Pincherle Rosselli (Venezia 1870, Firenze 1954), oltre ad essere stata la coraggiosissima madre dei fratelli Rosselli, è stata la prima donna drammaturgo dell’Italia unita.
Zia di Alberto Pincherle, più noto come Alberto Moravia, sposata con Giuseppe Rosselli, ebbe tre figli: Aldo caduto nel 1916 nella Prima Guerra Mondiale dove si era arruolato come volontario, Carlo e Nello furono uccisi il 9 giugno 1937 a Bagnoles de l’Orne dalla Cagoule, su mandato del governo fascista italiano.
Prima dell’avvento del fascismo (e delle leggi razziali che la colpiranno in quanto ebrea) Amelia Pincherle Rosselli scrisse e fece rappresentare drammi teatrali di successo sia in italiano che il veneto (era di famiglia veneziana).
Totalmente solidale con l’attività politica antifascista condotta dai suoi figli Carlo e Nello, dopo la loro morte condusse le due nuore vedove i sette nipoti rimasti orfani in esilio in varie nazioni, fino al finale approdo negli Stati Uniti e al ritorno in Italia dopo la liberazione. È stata anche autrice di letteratura per l’infanzia. Presidente della sezione letteratura del Lyceum a Firenze fino alle leggi razziali.
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