Firenze, 28 settembre 1962: I Congresso nazionale di “Nuova Resistenza”. Da sinistra: Alberto Malavolti, Giorgio La Pira, Enzo Enriques Agnoletti, Roberto Salvadori, Alberto Scandone, Federico Codignola, Marco Salvestrini e Valdo Spini.
Nei locali del Circolo Rosselli, in piazza della Libertà, aveva sede anche “Nuova Resistenza”, un’organizzazione di studenti medi (tranne il segretario Alberto Scandone che era un universitario: aveva ben diciannove anni!), nata alla fine del 1961 come prodotto delle manifestazioni del luglio 1960 contro il governo Tambroni e nel nuovo clima affermatosi con l’avvento del centrosinistra. “Nuova Resistenza” celebrò il suo primo Congresso nazionale a Firenze alla fine di settembre del 1962. Vi militavano socialisti, comunisti, cattolici, alcuni democristiani di sinistra e giovani non orientati, uniti in un associazionismo vivace culturalmente e organizzativamente. L’esecutivo nazionale, oltre che da Scandone, era formato da Alberto Malavolti, che si riferiva alla sinistra cattolica, da Federico Codignola e Valdo Spini, che si riferivamo all’area socialista, e da Marco Salvestrini che era iscritto al Pci. Ma l’associazione era indipendente dalle Federazioni giovanili nazionali di partito, Segretario della sezione di Roma era Roberto Cassola: tra i dirigenti anche Daniele Lombardo Radice. Segretario della sezione di Torino, Aldo Agosti; segretario della sezione di Firenze, Roberto Salvadori.
Il sindaco di Firenze Giorgio La Pira apre i lavori del Congresso.
Da sinistra: Enzo Enriques Agnoletti, Giorgio La Pira, Roberto Salvadori, Alberto Scandone, Federico Codignola e Marco Salvestrini.
Firenze, 1962: il sindaco Giorgio La Pira e il vicesindaco Enzo Enriques Agnoletti ricevono in Palazzo vecchio “Nuova Resistenza”. Da sinistra: Enzo Segre, Sandra Capaccioli, Tommaso Detti, Valdo Spini.