ARRIVATI IN REDAZIONE
a cura di Antonio Comerci
Machiavelli visto dagli Usa
Machiavelli raccontato da uno studioso statunitense, riconosciuto come “uno dei più illustri studiosi americani di Rinascimento italiano”, in una serie di saggi pubblicati in varie occasioni in riviste inglesi, italiane, spagnole, francesi. È in questa dimensione internazionale che il libro di William John Connell assume un significato interessante, per rivalutare la figura di un «Machiavelli sradicato, elevato o denigrato che sia, strumentalizzato secondo le convenienti finalità didattiche, invocato dai politici per scusare il non scusabile, abbozzato nel discorso quotidiano dai media per stimolare gli ammiccamenti e i sorrisi di un pubblico passivamente ricettivo». Fra gli appassionati di storia e cultori del Rinascimento in Italia, ai quali questo libro è destinato, questo pregiudizio è ormai largamente superato. Mentre è appropriata anche per noi la necessità di studiare le opere del Segretario fiorentino nel contesto della loro stesura, alla quale il libro di Connell cerca di dare risposte: «Proprio in ragione dell’enigmaticità degli scritti di Machiavelli i quali, seppur a fronte di un linguaggio forte ed incisivo, si prestano molto spesso ad interpretazioni contraddittorie, si è sovente ribadita la necessità di studiare le opere del Segretario fiorentino nel contesto della loro stesura».
Grazie a nuovi documenti recentemente scoperti, sono più chiare le circostanze in cui Machiavelli scrisse le sue grandi opere, ricollocandolo a pieno titolo nel Rinascimento italiano. È il merito principale d’interesse per questa raccolta di saggi sul fiorentino e sulla società e cultura del suo tempo.
William John Connell “Machiavelli nel Rinascimento italiano”, Franco Angeli Storia, Milano 2015, pagg. 267, € 32