ARRIVATO IN REDAZIONE
A cura di Antonio Comerci
Italiani per forza
Il libro non ha solo lo scopo di ricordare la tragica vicenda delle foibe del 1943 e del 1945 nella Venezia Giulia e l’esodo di massa soprattutto dall’Istria e dalla Dalmazia nel dopoguerra – la Legge 30 marzo 2004 n. 92, ha istituito per il 10 febbraio Giorno del ricordo -, ma anche i tragici fatti accaduti in quelle regioni, dopo l’annessione successiva alla Grande Guerra. Si vuole, insomma, riportare alla memoria l’italianizzazione forzata della popolazione di lingua slovena e croata, con il tentativo del regime fascista di cancellarne cultura e tradizioni. Due decenni drammatici per la popolazione locale di lingua non italiana, che possono spiegare almeno in parte, senza però giustificare, quanto è accaduto. In Appendice è stato inserito un approfondimento sull’analoga italianizzazione della popolazione tirolese in Alto Adige.
Nato nel 1949 a Roma, così scrive di sé Giorgio Giannini: «Nella mia vita ho fatto varie cose oltre al professore. Sono stato obiettore di coscienza al servizio militare e per 15 anni consigliere nel municipio 13 (prima circoscrizione 18) di Roma. Ho scritto 12 libri e circa 200 articoli pubblicati su riviste cartacee e on line. Sono tuttora impegnato nella pace come presidente di un’associazione pacifista e nonviolenta, il Centro studi difesa civile (Csdc)».
Giorgio Giannini “La tragedia del confine orientale” LuoghiInteriori Edizioni, Città di Castello (PG) 2019