ARRIVATI IN REDAZIONE
a cura di Antonio Comerci
In ricordo del Granduca
Sono passati cinquanta anni dalla nascita delle regioni a statuto ordinario, nel 1970. C’erano voluti 22 anni perché questa istituzione, voluta nella Carta Costituzionale, prendesse forma per marcare una visione di una Stato non più centralista. 22 anni che dimostrano quanti ostacoli sono stati frapposti prima di arrivare al decentramento di alcune funzioni importanti nel governo della Repubblica. Lelio Lagorio fu il primo presidente della Giunta Regionale Toscana, “Il Granduca” titolava una sua biografia. Fu scelto per la posizione politica, certamente, ma anche per l’autorevolezza, l’esperienza amministrativa e la capacità politica che a Lagorio non mancavano. Fu poi deputato nel 1978, ministro della Difesa nel 1980 e dall’83 ministro del Turismo e dello spettacolo. Quindi con l’istituzione del Parlamento europeo viene eletto e diventa capogruppo socialista. Questa in sintesi la carriera politica che è stata ricordata nel Convegno del 2018 in regione e del quale sono usciti gli atti “Lelio Lagorio: lo statista e l’intellettuale”, curati da Renzo Ricchi, capo ufficio stampa di Lagorio alla regione e capo redattore della rivista da lui voluta Citta & Regione. Gli atti raccolgono otto relazioni che ripercorrono molti aspetti della storia di Lagorio e numerosi interventi e testimonianze a cominciare da Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale e della figlia Silvia Lagorio.
Lelio Lagorio è nato nel 1925 a Trieste, il padre era ufficiale dell’esercito nella Grande Guerra; entrato a Trieste con la Terza Armata, era rimasto in quella città. Lelio aveva solo quattro anni quando l’intera famiglia si trasferì a Firenze che è diventata la sua città e dove è morto il 7 gennaio 2017.
Renzo Ricchi (a cura di…) “Lelio Lagorio: lo statista e l’intellettuale”, Regione Toscana Edizioni dell’Assemblea, Firenze 2019, pagg. 115, distribuzione gratuita.
*I libri segnalati sui Quaderni del Circolo Rosselli e sul sito www.rosselli.org sono disponibili per la lettura o il prestito presso la Biblioteca (via Alfani 101/r – Firenze), negli orari e nelle modalità stabilite nel regolamento pubblicato nel sito.