Il mio papà

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A cura di Antonio Comerci
Il mio papà
Massimo Raffaelli, critico letterario e noto giornalista della carta stampata e di Radio Rai3, definisce nella prefazione il libro di Paola Bassani come una “biografia sentimentale”. In effetti ogni riga di “Se avessi una piccola casa mia”, titolo del libro, è scritta con sentimenti d’affetto verso il padre che non c’è più. Un padre ingombrante, uno degli scrittori italiani più importanti del Novecento, amico dei migliori intellettuali che animavano la cultura italiana dagli anni ’50 in poi, un via vai di nomi noti in casa Bassani, i retroscena di romanzi popolari, una malattia senile precoce che ha cancellato piano, piano in 23 anni una cultura e un’intelligenza fuori dal comune. In poche righe è questo il succo del libro scritto dalla figlia, con occhi indulgenti e sinceri.
Giorgio Bassani (1916 – 2000) è stato poeta, insegnante, scrittore, giornalista, sportivo, politico, sceneggiatore. Pochi lo ricordano come fra i fondatori e primo presidente di Italia Nostra: eppure questo impegno la dice lunga su un Bassani innamorato della bellezza in tutte le sue forme. Paola Bassani ha seguito in parte le orme del padre, però più sul piano artistico che letterario. Laureata in Storia dell’arte a Bologna e poi dottorato di ricerca alla Sorbona di Parigi. Vive fra Parigi, Roma e Ferrara e per il suo impegno nella valorizzazione delle relazioni culturali fra Italia e Francia ha ricevuto l’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine della Stella d’Italia.
Per finire due parole sulla casa editrice: “La nave di Teseo” è una creatura di Umberto Eco poco prima di morire, e si è caratterizzata per la qualità di ciò che pubblica. E il libro di Paola Bassani è uno dei primi del suo catalogo.
Paola Bassani “Se avessi una piccola casa mia – Giorgio Bassani, il racconto di una figlia”, La Nave di Teseo Editrice, Milano 2016

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