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SARDEGNA 2021, a 70 anni dal numero speciale de “Il Ponte”

A Firenze, alla Fondazione Circolo Rosselli la presentazione di: SARDEGNA 2021, a 70 anni dal numero speciale de “Il Ponte”

Un doppio scatto a descrivere la Sardegna, nel 1951 e a 70 anni nel 2021. Il primo per mano di oltre 60 autorevoli autori dietro la regia di Pietro Calamandrei (tra loro primeggia Emilio Lussu, e poi Giuseppe Dessì, Luigi Crespellani, Giovanni Lilliu, Vico Mossa, Camillo Bellieni, Francesco Cocco Ortu, Renzo Laconi, Antonio Segni, Palmiro Togliatti, Velio Spano, Giuseppe Bortzu, Salvatore Satta, Raffaello Delogu, Eugenio Tavolara, Nicola Valle, Joice Lussu, Francesca Mundula e tantissimi altri) a descrivere la Sardegna nella storia, nella prima metà del ‘900, aspetti sociali e politici, l’arte e la cultura caratteri e costumanze, poeti e narratori. Una pubblicazione che descrive uno scenario di un’isola arretrata ma piena di speranze nel dopoguerra e all’inizio dell’Autonomia regionale, con tante intelligenze e cultura.

Poi un secondo scatto, suggerito dall’amico Valdo Spini, attento storico che allo scadere dei 70 anni ha proposto a Gianfranco Fancello, Dandy Massa e al Circolo Rosselli RisorgiMenti di Cagliari di ricostruire questo Ponte di 70 anni, anche per offrire spunti prospettici verso il futuro.

E così, questa proposta non è caduta nel vuoto e dopo un lungo travaglio, è uscita – pubblicata dai Quaderni Rosselli la pubblicazione frutto dell’elaborazione di un gruppo di lavoro del Circolo di Cagliari autodefinitosi appunto KRLS ( i cui nomi sono Carlo Crespellani Porcella, Gianfranco Fancello, Sebastiano Liori, Carla Massa, Gianni Massa, Federica Onali, Gianluca Medas Enzo Strazzera e il noto filosofo Silvano Tagliagambe). vedi news e testo https://crespellani.wordpress.com/2022/05/13/il-ponte-da-libro-a-metafora-per-conoscere-e-capire-la-sardegna/. Copia della pubblicazione ordinabile presso Fondazione Circolo Rosselli o Pacini Editore

I contributi sono quantitativamente come la precedente pubblicazione e l’impianto è stato oggetto di rielaborazione. Un incipit di Gianni Massa e subito il prologo di Valdo Spini che introduce e Silvano Tagliagambe che declina la metafora del Ponte attravreso il raccordo tra passato remoto delle profondità della terra al futuro dell’innovazione e della ricerca scientifica della fisica attenta ai deboli segnali dell’universo con le sue onde radio, onde gravitazionali il ruolo della formazione e con un richiamo poi a firma KRLS della similitudine della pubblicazione con “su cantu ‘e bolu” della struttura dell’improvvisazione sarda.

Poi la politica declinata nell’esperienza dell’Autonomia, a partire dalla nascita delle diverse autonomie speciali in Italia curata da Gianluca Medas e lo sviluppo di quella sarda vista da studiosi (Guido Melis, Umberto Allegretti, Gianmario Demuro) e testimoni (Pietrino Soddu presidente più volte) e una lettura indipendentista, (Carlo Pala). Si passa poi al secondo pilastro dell’identità sarda attraverso una lettura di Sebastiano Liori e come interpretata dai giovani. Segue il tema della lingua con Roberto Bolognesi e Giuseppe Corongiu presente all’incontro.

Si sviluppano poi i ri-tratti, appunto tratti che ricostruiscono alcune figure sarde ( tra cui Luigi Crespellani, Simon Mossa, Placido Cherchi, Sergio Atezeni, Antonio Pigliaru e donne come Nereide Rudas, Marianna Bussalai e infine Michelangelo Pira).
Segue un versante affascinante, i segni indelebili della Sardegna attraverso: rocce (Sergio Frau), luce (Gianluca Cocco), acqua (Mauro Tuzzolino) pietre (Antonello Pellegrino) che caratterizzano l’isola nei tratti salienti per poi trovare altri segni-simboli indelebili, a partire dal’esperienza di “Gigirriva” e lo scudennto del Cagliari come vento di riscatto di una terra povera (Piero Marras) , alla storia della bandiera sarda (Franciscu Sedda) alla dimensione dilatata del Tempo vivibile in Sardegna (C.Crespellani Porcella).

Si arriva così alla sezione più robusta, in sardo “arrastus” (Tracce da seguire): l’economia e lo sviluppo descritti sui fronti multipli (lavoro ed economia, a cura di KRLS, finanza Enzo Strazzera e Antonello Cabras), rilettura dell’ economia rurale, Pastorizia (Efisio Arbau), Agricoltura Piero Tandeddu), Turismo (Giulia Eremita), l’uso delle terre, delle servitù militari (Fernando Codonesu), usi civici (Cristiano Erriu), il Paesaggio (A.Maria Colavitti, Enrica Campus), le aree interne (Daniela Falconi), mobilità (Gianfranco Fancello), commercio elettronico (Marta Sanna), sviluppo delle TV locali (Tore Cubeddu), Innovazione Internazionalizzazione, (Alessandro Mongili, M.Chiara Di Guardo, Mondino Schiavone) e un contributo KRLS sui punti chiave del prossimo futuro, segni delebili (sfide impegnative) e invarianti sarde (punti fermi) attraverso una panoramica su autodeterminazione, spopolamento, ruolo della prossimità, transizione ecologica, urbanistica, ruolo terzo settore.

A seguire lo sguardo si è concentrato sulle forme espressive dell’arte e dela creatività, passando da una lettura dell’intersezione tra arti diverse in Sardegna, letteratura, arti visive in particolare (KRLS) a degli approfondimenti sulla comunicazione letteraria (Dino Manca) al Cinema (Antioco Floris) alla musica (Giacomo Serreli) per arrivare ai giovani artisti emergenti del XXI secolo.

DA qui il passo finale è breve: dare voce ai giovani ( e qualche iversamente giovane) per darci una suggestione al di là del ponte, concentrati sul futuro: Andrea Melis, Matteo Porru, Andrea Mameli, Alessandro de Roma, Federica Onali e infine Nicola Pirina lanciano diverse traiettorie che ci proiettano OLTRE IL PONTE dove ognuno di noi può iniziare a fare sintesi e per costruire una linea comune e tracciare il comune destino.

LA GIORNATA A FIRENZE

La pubblicazione già recentemente presentata a Cagliari e Nuoro, è ora stata Firenze presentata il 21 Novembre presso la Fondazione Circolo Rosselli.

Con la regia di Valdo Spini presidente della Fondazione Circolo Rosselli e la collaborazione del Circolo dei sardi e il suo presidente per la Toscana Angelino Mereu si è presentato il libro a partire da un interessantissimo contributo di Pietro Clemente, antropologo culturale, citato nella pubblicazione, che ha dato una lettura critica del lavoro, descritto come una polifonia di visioni e contributi mettendo in luce anche l’evoluzione di Comunità dalla vendetta barbaricina al senso democratico aperto al nuovo statuto fino alle comunità energetiche e green communities, passando per le esperienze come il Piano di Rinascita, le manifestazioni dei pastori del 1969 alle letture critiche verso clientelismo e poca autocritica delle classi dirigenti.

Oltre al benvenuto della Presidente del circolo cagliaritano Carla Massa e di Dandy Massa sul percorso di KRLS (teatro in presa diretta, innovazione, lettertura), c’è stata la presentazione della pubblicazione nella sua struttura e nell’inserimento storico (post pandemia, in partenza nella transizione ecologica ma prima della guerra russo-ucraina) di Carlo Crespellani Porcella, si è poi avuto il contribuito dei diversi autori presenti per l’occasione, da Federica Onali, a Giuseppe Corongiu, a Enzo Strazzera, da Raimondo Pinna al giovane Matteo Porru. Ricordo il video dell’evento https://youtu.be/TieSvC9VKmE . Potrete così sentire in presa diretta i diversi contributi. Buona visione e buon ascolto.

A Firenze, alla Fondazione Circolo Rosselli la presentazione di: SARDEGNA 2021, a 70 anni dal numero speciale de “Il Ponte”

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