Corso di scrittura creativa

24 ottobre 2012- Inizio del corso di scrittura creativa alla Fondazione Circolo Fratelli Rosselli

Ha avuto inizio il 24 di ottobre la IV edizione del corso di scrittura creativa tenute da Daniela Tani, che si svolgono presso i locali dello Spazio QCR in via degli Alfani 101rosso, a Firenze. Il programma di quest’anno è dedicato ai  “Romanzi immorali”:

 

Colorando di tutta l’ironia possibile il termine “immorale”, iniziamo il percorso di scrittura creativa cominciando ad analizzare l’architettura e la costruzione di alcuni romanzi che per il loro contenuto  e la loro forma si sono collocati nel panorama letterario su un piedistallo di particolarità.

La tematica, in realtà, serve solo da pretesto appetitoso per apprendere le tecniche e le strategie che gli scrittori adottano per portare a compimento un progetto iniziale nato da una suggestione, da un’urgenza di dare forma ai fantasmi buoni o cattivi della mente.

L’obiettivo che il corso si prefigge è proprio quello di insegnare a raccontare storie compiute, godibili per un possibile lettore, al posto di pensieri sparsi, annotazioni, pezzi di diario che spesso chi ama scrivere accumula nei cassetti per poi lasciarli lì e non farne di niente.

Ogni lezione ha come base di partenza un brano letterario che diventa spunto per una esercitazione, che sarà poi discussa e corretta. Come meta finale è prevista la costruzione di un racconto di due o tre cartelle.

 

Programma

 

  • Dall’idea al racconto: Patricia Hightsmith, Carol
  • L’importanza dello sguardo. Il punto di vista: Isabella Santacroce, Zoo
  • La trama e i personaggi. Grazia Deledda, Elias Portolu
  • Le descrizioni: Charles Bukovski: Taccuino di un vecchio porco
  • Ritmo e movimento nel dialogo (prima parte): Rossana Campo, Più forte di me
  • Ritmo e movimento nel dialogo (seconda parte): R. Carter, Meccanica per tutti
  • Lingua, slang e dialetto: Chuk Palahniuk, Invisibile Monsters
  • Trasmettere informazioni e idee attraverso le azioni. Non dire ma mostrare: Hanif Koureshi, Il budda delle periferie

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