Esteri. Spini: sviluppare il ruolo italiano nei Balcani.

Comunicato stampa

Esteri. Spini: sviluppare il ruolo italiano nei Balcani.

 

Si è svolto a Firenze, giovedì 16 ottobre 2014 allo Spazio Quaderni Rosselli, il convegno di studio sull’Italia e i Balcani, organizzato dalla stessa Fondazione Circolo Fratelli Rosselli in collaborazione con l’Osservatorio Balcani e Caucaso di Trento, con il contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con il patrocinio del Centro di Eccellenza Jean Monnet dell’Università di Firenze.

Il convegno è stato aperto dall’On.le Valdo Spini, Presidente della Fondazione Circolo Fratelli Rosselli, che ha ricordato quanto sia stato intenso l’impegno, sia politico che in termini di missioni militari di pace nei Balcani, a partire dagli anni ’90.

Hanno poi preso la parola Ariane Landuyt, responsabile scientifico del Convegno, Luisa Chiodi per l’Osservatorio Balcani e Caucaso, il Consigliere Andrea Orizio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Max Guderzo per il Centro Jean Monnet dell’Università di Firenze.

Il convegno è proseguito con gli interventi di studiosi italiani ed europei: Klodiana Beschku, Dorin Dolghi, Giuliana Laschi, Francesco Martino, Marco Mayer, Nicola Pedrazzi, Francesco Privitera, Silvia Sassano.

“L’Italia attraversa un periodo di grandi e rilevanti responsabilità sul piano europeo ed internazionale. È in corso il semestre di presidenza di turno italiana della UE e molto presto il Ministro degli Esteri Federica Mogherini assumerà l’incarico di Alto Commissario per la politica estera e di vicepresidente della Commissione – ha sottolineato Valdo Spini”. “La politica estera italiana – ha proseguito Spini – può dare un grande contributo al successo dell’alto incarico assegnato all’attuale Ministro italiano degli Affari esteri”.

“Per quanto riguarda i Balcani in particolare –ha proseguito Spini-, la loro stabilizzazione politico, economica e sociale è strettamente collegata al processo di allargamento, ma soprattutto all’approfondimento dei contenuti   dell’Unione Europea stessa.

La stessa dichiarazione del nuovo Presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker, che durante il suo mandato non ci saranno allargamenti, non può rimanere fine a se stessa, ma deve essere riempito di contenuti positivi verso i possibili nuovi membri dell’Unione Europea”.

“L’Italia – ha concluso Spini- è un paese di prossimità con i Balcani, non solo geografica, e può dare un grande impulso alla risoluzione dei loro problemi e nel contempo trarre giovamento da un allargamento dei rapporti in questa direzione”.

 

 

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